Una parrocchia in festa


Anno importante, importantissimo per la parrocchia dei Cappuccini. Il 2010 storicamente segna il suo primo giubileo. Era il 1960 quando nacque la parrocchia attigua al convento dei Frati Cappuccini a monte della città. Con la solenne messa di sabato scorso (23 gennaio) alle ore 18, seguita da un allegro momento conviviale, si è ufficialmente aperto l’anno di festeggiamenti dei primi 50 anni di attività parrocchiale. Concelebrata dall’attuale parroco, padre Antonio Matalone, con padre Carmine De Filippis, responsabile provinciale dei Cappuccini, don Rinaldo Copponi, vicario del vescovo Carlo Chenis attualmente a Milano per cure, e padre Emmanuel Nwankwo, la ricca funzione ha ricordato – festa nella festa – i 281 anni della dedicazione della chiesa, avvenuta nel 1729 per mano dell’allora vescovo di Viterbo, Adriano Sermattei (come una lapide di marmo affissa sulle pareti interne della chiesa ancora ricorda). Presenti in veste di graditi ospiti la Confraternita del Gonfalone e tutti i numerosi parroci che negli anni passati hanno diretto la chiesa. Da padre Gianfranco Palmisani a padre Arturo Nevastri, fino al ‘contemporaneo’ padre Appio Rosi che ha lasciato i cappuccini di Civitavecchia nel 2007, dopo 10 anni di attività. Alla fine della partecipata celebrazione (l’ampio cortile della  chiesta è stato letteralmente invaso da macchine) i numerosi fedeli hanno molto apprezzato il simpatico saluto, fatto dall’ambone a tutta l’assemblea, di padre Sergio Luciano Martina, più conosciuto come padre Basilio. «Sono contento di essere qui oggi a ricordare una parte della storia di questa parrocchia che ho vissuto in prima persona ‘ ha detto ‘ Anche se di tempo ne è passato mi ricordo bene di molti di voi, così come parecchi di voi si ricorderanno di me perché io ho praticamente visto nascere questa comunità religiosa ‘ ha poi spiegato ai presenti ‘ forse non tutti sanno, infatti, che dal 1959 al 1964 in questo convento risiedeva la Pontificia opera di assistenza. Ho memorie di tanto lavoro fatto in mezzo alla gente che nel tempo mi ha arricchito parecchio». Quindi è arrivata l’attesa testimonianza di padre Gianfranco Palmisani che ha prima ricordato con affetto e poi portato a tutti i saluti di padre Ludovico Napoli, suo compagno di avventura a Civitavecchia tra l’inizio degli anni ’80 e il 1994. «Ho vissuto in questa realtà parrocchiale quando ero molto giovane ‘ ha detto padre Gianfranco – ho fatto cose belle ed anche errori legati alla mia età, ma il bilancio è sicuramente positivo e sono felice di potervi salutare oggi così». Assente l’amato padre Luigi Rossi per impegni improvvisi. La  ricorrenza, che ha permesso a tanti giovani fedeli di scoprire aspetti sconosciuti della propria chiesa e a quelli più adulti di salutare cari amici non più frequentati con assiduità, si è conclusa con un’ agape fraterna nel sala San Francesco a cui hanno preso parte oltre 150 persone. Preziosa occasione anche per una generosa raccolta di fondi pro Haiti, isola recentemente straziata da un disastroso terremoto. Questo episodio è solo l’inizio della festa per il Giubileo. Nei prossimi mesi, infatti, si alterneranno varie iniziative fino alla conclusione, il prossimo 18 maggio, con la festa del patrono San Felice da Cantalice (Rieti). In particolare è previsto un convegno storico sulla presenza dei Cappuccini in città, l’intitolazione di una via ai frati, l’inaugurazione di una statua per S. Felice (fino ad ora la parrocchia ne è stata sprovvista, ndc) e concerti vari. La festa in onore della martire Santa Costanza rimarrà intoccata a giugno.     
 
Ste. Man.