“Per vedere nel mare il volto di Dio”. La Domenica del mare celebrata a largo su una petroliera

Il diacono Fabrizio Giannini, responsabile dell'Apostolato del Mare, a bordo della Valle di Siviglia

«Dio vi è vicino ogni giorno e non vi abbandona. Nei lunghi periodi di navigazione anche la Chiesa è con voi e vi sostiene». Così il diacono Fabrizio Giannini, incaricato dell’Apostolato del Mare nella diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, ha salutato i diciotto marittimi a bordo della petroliera “Valle di Siviglia” della compagnia Montanari che venerdì 12 luglio ha visitato in occasione della “Domenica del Mare”.
In tutto il mondo, nella seconda domenica di luglio si celebra una giornata di preghiera ecumenica per ricordare marinai, pescatori e operatori portuali; per stare vicini alle loro famiglie e a coloro che li assistono spiritualmente.
Una tradizione iniziata nel 1975 quando l’Apostolato del Mare della Chiesa Cattolica, la Mission to Seafarers degli Anglicani e la Sailors’ Society della Free Church istituirono questa ricorrenza nel Regno Unito estendendola successivamente fino a diventare un appuntamento internazionale, in cui riflettere sull’importante contributo lavorativo dei marittimi all’economia di tutti i Paesi.
Un’occasione per esprimere vicinanza spirituale per coloro che si trovano a vivere la fede in solitudine, in cui si ricordano le difficili condizioni di lavoratori spesso sottoposti a forme di sfruttamento, un modo anche per sensibilizzare alla salvaguardia del creato e fermare il consumo insensato delle risorse.
Negli ultimi anni la Domenica del mare è stata dedicata anche agli immigrati vittime dei naufragi e ai marinai che cercano di salvarli, per ribadire che questa è la prima e più importante legge del mare.
In tutte le chiese di Civitavecchia-Tarquinia, durante le Messe, oggi si ricorderà la Gente di mare con delle preghiere e coinvolgendo nelle liturgie anche i pescatori e i loro familiari. La celebrazione di venerdì scorso sulla petroliera è stato un segno di condivisione, simbolo di comunione con tutti quei marittimi che non possono avvicinarsi a terra e rimangono a largo per molti mesi. Un equipaggio misto di italiani, indiani e srilankesi che da due mesi viaggia attraccando solo nelle piattaforme petrolifere, ha ricevuto a bordo il diacono Giannini per celebrare una liturgia della Parola e ricevere la comunione.
Commentando il vangelo, il celebrante ha invitato l’equipaggio «a fare come Maria che, stando con Gesù, sceglie la parte migliore». «Giorno per giorno – ha detto – dovete discernere il meglio di quello che Dio vi offre: sia dal punto di vista del Creato, per vedere nel mare e nel suo ambiente la grandezza e la presenza del Signore; sia nei rapporti tra di voi, spesso difficili, consapevoli che nei mesi di imbarco è questa la vostra famiglia con cui condividere gioie e dolori».
Ad ogni membro dell’equipaggio è stato donato un Vangelo in lingua inglese insieme alla coroncina del Rosario con il testo della preghiera internazionale per la Giornata. Al termine della celebrazione, a cui hanno preso parte anche fedeli di religioni non cristiane, i marittimi hanno voluto dare un’offerta per i poveri a sostegno delle attività della Caritas.
La preghiera per la Gente di mare continuerà per tutta la settimana con gli equipaggi delle navi da crociera.