Festa parrocchiale per i Santi Pietro e Paolo


Nei giorni 26-27-28 giugno si sono svolti presso la Parrocchia della Borgata Aurelia ‘Città Giardino dei musicisti’ in Civitavecchia, i festeggiamenti in onore dei Santi Pietro e Paolo, essendo la Parrocchia intestata al Santissimo Pietro.
I festeggiamenti sia di carattere religioso che laico si sono svolti nel campo polivalente attiguo alla chiesa.
Il ricco programma prevedeva, dal punto di vista religioso, le Sante Messe vespertine per i giorni 26 e 27 e la Messa solenne alla presenza di S.E. Mons. Carlo Chenis, Vescovo Diocesano, il giorno 28 con la celebrazione delle Cresime. Sempre il giorno 28 si è svolta la solenne processione con la statua di San Pietro per le vie della borgata. A fare da contorno ai festeggiamenti religiosi, diversi gli appuntamenti musicali, sportivi, gastronomici ed altri dedicati ai bambini, quest’ultimi animati dai Boy Scouts of Italy di Civitavecchia.
Il 28, a chiusura delle manifestazioni, al termine della processione, sempre nel campo polivalente, è stato proiettato un filmato documentario sulla Borgata Aurelia, che ha fatto rivivere, specialmente ai più anziani, le origini di questo borgo risalente agli anni ’40 ed ancora un filmato sulla rappresentazione del presepe vivente realizzato fino a qualche anno fa dall’Associazione ‘SS. Pietro e Paolo’, in uno dei luoghi caratteristici e suggestivi di Aurelia, denominato il colosseo.
Il tutto ha visto una folta partecipazione sia da parte degli abitanti della Borgata che della stessa città di Civitavecchia.
Grande è stata la soddisfazione del parroco padre Robert Muteba, che dopo due anni di festeggiamenti soltanto religiosi, ha voluto riprendere la tradizione e grazie al suo impegno è stato possibile rimettere insieme parte dei vecchi soci dell’Associazione ‘SS. Pietro e Paolo’ con volenterosi abitanti della Borgata, preludio, sempre secondo il parroco, di un positivo rinascere di interesse di partecipazione alla vita del quartiere e della stessa Parrocchia.
Questo non solo può voler dire rivederci al prossimo anno, ma anche l’inizio di altre attività.
 
                                                                                                           Franco Carraffa, parrocchiano