Una comunità evangelizzatrice che si fa carico degli altri

Con la parrocchia San Giuseppe Operaio a Pescia Romana la visita pastorale del vescovo Marrucci alla Diocesi è al "giro di boa"

«L’ascolto della Parola: centro della nostra vita e della nostra quotidianità». Con questo messaggio il vescovo Luigi Marrucci, domenica 11 gennaio, ha dato inizio alla visita pastorale nella parrocchia di San Giuseppe Operaio a Pescia Romana.
Presiedendo la celebrazione eucaristica della festa del Battesimo di Gesù, iniziata con l’intronizzazione dell’Evangeliario donato dal vescovo alla comunità, monsignor Marrucci ha spiegato ai numerosi fedeli che la visita pastorale è prevista dal codice di diritto canonico per «vivificare la fede e per creare una Chiesa viva». Nell’omelia, il presule ha spiegato il significato del Battesimo: «con il segno dell’acqua – ha detto – Gesù si manifesta Figlio di Dio inviato dal Padre, mentre noi credenti con il Battesimo diventiamo figli di Dio e veniamo accolti nella comunità ecclesiale». Ha concluso esortando a essere Chiesa viva che si nutre del Corpo di Cristo e vive da figli di Dio.
Durante la sua permanenza, durata fino al 15 gennaio, il Pastore ha ascoltato e parlato con i bambini, le catechiste, le associazioni e le famiglie; ha visitato i malati e gli anziani della comunità: momenti intensi che hanno coinvolto veramente tutti.
I bambini e i ragazzi più piccoli hanno avuto la possibilità di dialogare con il Vescovo, che ha risposto con grande semplicità alle loro domande e curiosità: quesiti che a volte sono stati profondi, come quando un ragazzo ha chiesto di essere aiutato a ricevere il sacramento della Confermazione in maniera cosciente; altre volte domande birichine, come quando gli hanno domandato che tipo di ragazzo fosse prima di diventare sacerdote.
Monsignor Marrucci ha visitato oltre alle scuole, anche la Caserma dei Carabinieri e la sede dell’Arciconfraternita della Misericordia.
Martedì 13 gennaio, dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Giovanni Felici, il Vescovo incontrato il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari economici della parrocchia, ricordando ai rappresentanti l’importanza della lettura della Parola unita alla formazione e alla catechesi.
Durante l’incontro, riferendosi all’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, ha invitato la comunità a essere Chiesa “in uscita”; diventare discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano.
«La comunità evangelizzatrice – ha detto il Pastore -, mediante opere e gesti, si mette nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo».
Nella giornata conclusiva, monsignor Marrucci ha voluto incontrare i malati e gli anziani della comunità, portando nella vita di queste persone e delle loro famiglie un messaggio speranza. Nel pomeriggio, presiedendo la celebrazione eucaristica animata dal coro parrocchiale, ha spiegato ai bambini il Vangelo di Marco, esortandoli a seguire e ad ascoltare Gesù come ha fatto l’evangelista.
Al termine il Vescovo ha incontrato i gruppi e le associazioni presenti nella Comunità parrocchiale: i Cursillos di Cristianità, il Gruppo Giovani, l’Associazione “Ora et Labora” e il gruppo di preghiera “Padre Pio”.
Con loro, il presule ha ribadito l’importanza di essere una Chiesa unita e non trasformarsi in una “monade”; ha chiesto di non chiudersi nel proprio guscio ma di uscirne, cosi da essere testimoni della fede, donando agli altri la propria esperienza di vita.
A conclusione della giornata e della visita pastorale, si è svolto l’incontro con le famiglie. Il Vescovo ha ribadito la stessa esortazione con cui ha aperto la Visita pastorale: «L’ascolto della Parola deve essere al centro della nostra vita,la Parola deve essere letta, meditata e vissuta». Al termine, il parroco ha rivolto un saluto a nome di tutta la comunità, donando al Vescovo un’ icona raffigurante il Buon Pastore e degli oggetti artigianali realizzati da alcuni parrocchiani. (Roberta Banco)