“Questo locale è no-slot”. Campagna per la regolamentazione del gioco d’azzardo

Iniziativa del Movimento per la Vita a sostegno degli esercizi commerciali che rinunciano alle 'macchinette mangiasoldi'

Un attestato di merito e di simpatia, una manifestazione di fiducia e anche un po’ di pubblicità. Così il Movimento per la Vita di Civitavecchia ha deciso di premiare quei locali pubblici – bar, tabaccherie e altri esercizi – che, pur potendo installate giochi d’azzardo come videopoker e slot-machine, vi rinuncino nella consapevolezza dei possibili danni che questi arrecano alle fasce deboli della popolazione.
A loro andrà un attestato e un adesivo da mettere in vetrina per informare la clientela della scelta etica compiuta dal titolare.
«Di fronte al proliferare delle macchinette mangiasoldi ormai onnipresenti – spiega il presidente Fausto Demartis – il Movimento per la Vita di Civitavecchia intende segnalare, nei prossimi mesi, quei locali virtuosi». La campagna, che si sta diffondendo in Italia anche grazie alle numerose iniziative del quotidiano Avvenire e all’impegno della Chiesa Cattolica, punta a sensibilizzare le istituzioni a una seria regolamentazione dei giochi e delle scommesse ma, spiega Demartis «i tempi credo siano lunghi anche perché difficilmente lo Stato rinuncerà ai proventi del gioco, valutabili in miliardi di euro».
Per il presidente del Movimento per la Vita «occorre agire subito a di tutelare le persone più vulnerabili, perché la povertà di molte famiglie deriva proprio dalla ludopatia».
Il Codice Penale (artt. 718-723) vieta il gioco d’azzardo, ma la legislazione in deroga, tramite le concessioni rilasciate da Monopoli di Stato, fa dell’Italia una delle nazioni al vertice mondiale per il fatturato del settore, che favorisce lobby non sempre limpide. Assistiamo pertanto ad una progressiva liberalizzazione del settore, avallata da tutti i governi degli ultimi anni, governi che sono hanno saputo marciare nella direzione del profitto (nel 2011, circa 80 miliardi di euro di fatturato legale, di cui quasi 9 miliardi sono andati allo Stato).
Vittime del ‘gioco’ sono spesso i giovani: secondo una ricerca realizzata nel 2011 dal Conagga (Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo) in collaborazione con il Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) è possibile stimare che in Italia vi siano un milione e 720.000 giocatori a rischio e ben 708.225 giocatori adulti patologici, ai quali occorre sommare l’11 per cento dei giocatori patologici minorenni e quelli a rischio. Il che significa che vi sono più di 800 mila dipendenti da gioco d’azzardo e quasi 2 milioni di giocatori a rischio
Il Movimento per la Vita invita i bar e le tabaccherie che non propongono il gioco all’interno dei loro locali a comunicarlo nella sede di Viale della Vittoria n. 37, ogni venerdì dalle 16 alle 17, oppure via e-mail a consuniciv@libero.it. Questi esercizi riceveranno un cartoncino che potrà essere affisso all’ingresso del locale, con scritto “QUESTO LOCALE E’ NO- SLOT”.
Il Movimento per la Vita invita anche alle Istituzioni pubbliche (Asl, Comune), che condividono la preoccupazione per i drammi provocati dal gioco compulsivo, ad offrire un riconoscimento simbolico, in forma di attestato, agli esercizi commerciali che hanno fatto la scelta etico-morale di non guadagnare sui drammi delle persone.
Movimenti ed altre associazioni che desiderano aderire all’iniziativa, potranno far pervenire la propria adesione alla e-mail: consuniciv@libero.it con oggetto ‘SLOT- MOB’.