Pio XII e lo sterminio degli ebrei


di Tiziano Torresi
 
(segue)Nella scorsa domenica ho scritto alcuni appunti sui principali testi e momenti di accusa al pontificato di Pio XII con riferimento ai suoi presunti dilemmi e silenzi sulla persecuzione nazista degli ebrei. Oggi vorrei fare cenno ad alcuni episodi, dettagliatamente narrati dalla storiografia più attenta, recente e documentata, che testimoniano l’impegno della Santa Sede durante la seconda guerra mondiale per difendere gli ebrei. Essa non emise mai un condanna esplicita ed ufficiale contro il Nazismo anche se da molti documenti emerge quali sentimenti nutriva la Chiesa verso la furia pagana e anticristiana del Terzo Reich. Nell’ottobre del 1939, promulgando la prima, storica enciclica Summi pontificatus, Pio XII rivolse ai popoli un accorato appello alla pace dopo che ‘l’ora delle tremende deliberazioni’ aveva già scatenato la tragedia della guerra europea. Egli, indicando nella fratellanza universale la via della pacificazione delle nazioni vi citò il noto passo della lettera di Paolo ai Colossesi: «Rivestitevi dell’uomo nuovo, che si rinnovella dimostrandosi conforme all’immagine di Colui che lo ha creato; in esso non esiste più greco e giudeo, circonciso e incirconciso, barbaro e scita, schiavo e libero, ma tutto e in tutti è Cristo» (Col 3,10-11).