Parte da Civitavecchia il cammino verso la GMG di Lisbona

Il 1° agosto la Messa con il vescovo Gianrico che conferisce il "Mandato del pellegrino". In Porto l'imbarco dei giovani delle diocesi laziali

Sarà la chiesa dei Santi Martiri Giapponesi di Civitavecchia la prima tappa del cammino verso Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù. Martedì prossimo, 1° agosto alle ore 18, gli oltre ottanta giovani delle diocesi Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina che prenderanno parte all’incontro, si ritroveranno con il vescovo Gianrico Ruzza per ricevere il «Mandato del pellegrino» nel corso della celebrazione eucaristica.

All’incontro seguirà un momento conviviale, preludio all’imbarco sulla nave diretta a Barcellona. Qui il gruppo si incontrerà con i coetanei di tutte le diocesi del Lazio per continuare insieme l’esperienza verso Lisbona.

Ad accompagnare i folto gruppo ci sarà don Salvatore Barretta, responsabile per la pastorale vocazionale delle due diocesi, insieme ai due seminaristi Stefano Nesi e Robert Istoc.

Già durante la navigazione i pellegrini ascolteranno alcune catechesi, potranno confessarsi e partecipare ad incontri di preghiera comunitaria.

Una volta sbarcati, la strada verso la Capitale portoghese vedrà come tappa interlocutoria il Santuario di Fatima, preparazione per i tre grandi appuntamenti con papa Francesco e i coetanei di tutto il mondo a Lisbona: la Via Crucis del venerdì, la veglia il sabato e la celebrazione eucaristica di domenica prossima.

La strada del ritorno vedrà invece come punto di tappa Madrid, prima dell’imbarco a Barcellona e il rientro a Civitavecchia la sera del 9 agosto.

«La preparazione di questa giornata – spiega Dario De Fazi, responsabile diocesano per la Pastorale giovanile – è iniziata da molti mesi. Ha visto questo gruppo di giovani condividere le esperienze del cammino sinodale, in particolare quelle del quarto cantiere a loro dedicato, così come gli incontri con il vescovo della Scuola della Parola». Un percorso che è proseguito con una preparazione specifica all’evento di Lisbona. «Ci siamo accorti – continua De Fazi – che a causa del Covid-19 e dello svolgimento delle precedenti Giornate in luoghi lontani, vi era stato in ‘salto generazionale’: nessuno dei partecipanti aveva mai vissuto prima questa esperienza. Abbiamo allora  preparato questo pellegrinaggio ascoltando le testimonianze di coloro che avevano vissuto le esperienze precedenti».

Lorenzo Mancini, del gruppo di Azione cattolica della parrocchia di San Gordiano martire a Civitavecchia, è uno degli animatori e anche lui alla prima esperienza di questo tipo. «Parto con la certezza che questa sia una grande occasione di crescita».