“NOI NON POSSIAMO TACERE”. Il 15 agosto la Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati

La Conferenza Episcopale Italiana ha indetto una giornata di preghiera in concomitanza con il viaggio di papa Francesco in Corea del Sud

“Un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere”.
Così in una nota la Presidenza della Conferenza episcopale Italiana invita tutte le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (15 agosto) quale segno concreto di partecipazione per i cristiani perseguitati.
 
L’Occidente non può, si legge ancora nella nota, “ignorare una tragedia umanitaria che distrugge i valori che l’hanno forgiato e nella quale i cristiani pagano il pregiudizio che li confonde in modo indiscriminato con un preciso modello di sviluppo”.
 
La Giornata di preghiera – spiega la nota della Presidenza CEI – nasce con l’intento di accompagnare spiritualmente papa Francesco nella sua visita in Corea del Sud, dove partecipa alla VI Giornata della Gioventù asiatica.
“Per le nostre comunità – scrivono i vescovi – è un’occasione preziosa per accostare la realtà di quella Chiesa: una Chiesa giovane, la cui vicenda storica è stata attraversata da una grave persecuzione, durata quasi un secolo, nella quale circa 10.000 fedeli subirono il martirio: 103 di loro sono stati canonizzati nel 1984, in occasione del secondo centenario delle origini della comunità cattolica nel Paese”.