L’estate alla scoperta della santità: i campi scuola di Azione Cattolica

Dal 9 al 15 luglio a Montefiascone il campo ragazzi; dal 21 al 26 agosto i giovani a Gualdo Tadino

Conto alla rovescia per i 150 giovani delle parrocchie che parteciperanno ai campi scuola diocesani promossi dall’Azione cattolica. Quest’anno, per la prima volta, le esperienze estive rivolte a bambini, ragazzi e giovani saranno concentrate a livello diocesano grazie ad un’organizzazione che ha visto negli ultimi mesi la collaborazione di tutti gli educatori parrocchiali nella programmazione di percorsi condivisi. Tre gli eventi in programma: dal 9 al 15 luglio il campo per ragazzi di 6-12 anni, a Montefiascone (Vt); ad agosto, dal 21 al 26, sarà la volta dei giovani dai 14 ai 18 anni a Guado Tadino (Pg); ultimo appuntamento, alla fine di settembre, un incontro a Tarquinia Lido con i responsabili e gli educatori per un momento di formazione all’inizio del nuovo anno associativo.
«I campi – spiega Massimiliano Solinas, presidente diocesano dell’associazione – avranno come filo conduttore l’esortazione apostolica Gaudete et exsultate con cui papa Francesco esplicita la chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Percorsi che verranno proposti attraverso riflessioni, giochi, gite, scoperte e relazioni personali con delle esperienze che i diversi animatori stanno programmando anche con l’ausilio dei materiali messi a disposizione dal centro nazionale».
A guidare i campi ci saranno gli assistenti diocesani don Leopold Nimenya e don Herbert Djibode Aplogan e i vice presidenti di settore. Come tradizione, una delle giornate sarà dedicata all’incontro con il vescovo Luigi Marrucci con un programma improntato alla spiritualità.
 
“Sui passi di Rut” è il tema del primo campo. Attraverso questa proposta i bambini e ragazzi faranno esperienza di ascolto della Parola, condivisione, fraternità, servizio, gioco e preghiera. Un tempo privilegiato in cui mettere le ali alla sfida della “spiritualità-missionaria” promossa da papa Francesco nell’Evangelii Gaudium anche per i piccoli. Al termine dell’anno associativo in cui l’icona della vedova ha offerto, come un’istantanea, l’immagine di chi dona tutto di sé, divenendo un tesoro destinato a tutti, l’esperienza del campo prosegue sui passi di Rut, una moabita, una straniera considerata indegna di stima dagli uomini, ma non da Dio, che proprio dalla sua discendenza, stabilirà la nascita del re Davide e, dunque, del Messia. Ascoltando e ripercorrendo la sua storia insieme a quella della suocera Noemi, i ragazzi durante i giorni di campo avranno l’occasione di approfondire il libro dell’Antico Testamento poco conosciuto ma ricco di gesti che possono accompagnare il cammino di fede di grandi e piccoli.
 
«Il campo dei giovani – spiega Solinas – avrà invece un’impronta vocazionale e seguirà anch’esso il percorso che ci è suggerito dai sussidi dell’Azione cattolica». Il presidente sottolinea come «il programma definitivo non è ancora completo perché si stanno coinvolgendo le diverse realtà della diocesi nella condivisione di proposte, meditazioni e testimonianze». Il campo si svolgerà dopo l’incontro in programma l’11 e 12 agosto dei giovani italiani con papa Francesco per pregare insieme in vista del Sinodo Giovani. Un appuntamento al quale anche numerosi gruppi della diocesi prenderanno parte e che verrà vissuto nel campo con la preghiera e con l’approfondimento di alcuni dei temi che i vescovi discuteranno ad ottobre.
Particolare attenzione, come in programma per questo triennio associativo,  sarà riservata alla formazione degli educatori dei gruppi perché verrà proposto a due giovani di ogni parrocchia di partecipare ai campi nazionali. «Una scelta – spiega il presidente -, condivisa con il vescovo, per far crescere coloro che presto avranno la responsabilità di animare i gruppi nelle diverse comunità».
Solinas sottolinea inoltre che «l’Azione cattolica sente fortemente la responsabilità educativa che le viene assegnata e proprio per questo stiamo cercando di confezionare dei campi che siano all’altezza delle aspettative dei ragazzi e dei genitori che, in questo periodo in cui sono in crisi i valori tradizionali, si fidano ancora degli educatori e del progetto che la nostra associazione promuove».