Il 13 giugno la presentazione del film “Messia” realizzato dai giovani della Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia

La proiezione pubblica alle 20.30 presso il cinema dei Salesiani a Civitavecchia

Ancora pochi giorni e il primo “colossal” diocesano sulla vita di Gesù, il film “Messia”, sarà proiettato in un’anteprima molto particolare: l’appuntamento è per martedì 13 giugno, alle ore 20.30, presso il cinema “Buonarroti” dei Salesiani a Civitavecchia. A presentare l’opera saranno il vescovo Luigi Marrucci, il regista Pietro Giorgetti e don Federico Boccacci, vicario episcopale per la pastorale, che ha supervisionato il progetto.
Trentacinque attori non professionisti, una trentina di comparse a cui si aggiungono i bambini, più di 20 tra tecnici e attrezzisti, una cinquantina di scene e due ore di durata: numeri che la dicono lunga sulla corposità del progetto che ha visto coinvolte nel tempo di Quaresima e di Pasqua, in modo totalmente volontario, le parrocchie e le realtà ecclesiali della Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia.
Nata su iniziativa di un gruppo di giovani, con l’aiuto del regista Giorgetti, la supervisione e il patrocinio della diocesi, all’iniziativa hanno collaborato anche i comuni di Civitavecchia, Tarquinia, Montalto di Castro, Allumiere e Tolfa, la Proloco e l’Associazione del Presepe vivente di Tarquinia, l’Azione Cattolica di Allumiere, l’Associazione dei 40 martiri di Sebaste di Montalto di Castro, l’arciconfraternita del Gonfalone di Civitavecchia e Imago Urbis, la legione Decima Fretensis, la scuola di danza Free Fusion.
«C’è grande fermento per questo che vuole essere un lavoro tecnicamente ben fatto e allo stesso tempo adatto per la catechesi», spiega don Federico Boccacci, che ha seguito tutto l’iter creativo, compresa la revisione della sceneggiatura. «I testi sono fedeli al dettato evangelico e l’opera risulta attinente e rispettosa», osserva il sacerdote sottolineando che, se la finalità sarà quella di utilizzare il film come sussidio nelle parrocchie e nei gruppi – a cui sarà distribuito gratuitamente -, «la fase della scrittura e della realizzazione ha già avuto un’impronta spirituale in quanto chi vi ha lavorato lo ha vissuto come un percorso verso la Pasqua».
Del resto, «l’idea nasce dal nostro cammino di fede», conferma Giuseppe Scoglio, che interpreta Gesù e che con Lara Paolillo – la Maddalena – ha scritto i testi, a partire dal Vangelo di Giovanni con innesti di brani degli altri evangelisti. «Per me è un atto di penitenza, ma anche un’occasione per crescere spiritualmente: ho imparato a prendere in mano la Bibbia e ora non me ne stacco più», confida il ventisettenne di Civitavecchia che non nasconde l’entusiasmo nel vedere tanti giovani appassionarsi a un progetto senza fini di lucro. «Gli apostoli – racconta – hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, chi fa Pietro ne ha 34. E sono tanti coloro che pur di partecipare hanno usato le loro macchine, messo a disposizione i beni e arredi, dedicato il loro tempo strappandolo ai giorni di ferie o di riposo».
«Mentre siamo ancora impegnati nel montaggio e nel doppiaggio, mano a mano che il progetto prosegue – spiega il regista – abbiamo la convinzione che sia stato giusto farlo. Crediamo di rappresentare un Gesù diverso, più basato sul racconto storico e anche autenticamente uomo». Il film è stato girato in ordine cronologico, con le scene che si susseguono così come descritte dal Vangelo, anche se verranno montate con alcuni flashback. La narrazione inizia con Erode e Giovanni il Battista nella quale il regista sovrappone la scena del Battesimo.
«Una meravigliosa avventura che stiamo vivendo insieme – spiega Giorgetti – e che ci sta arricchendo spiritualmente. Nel gruppo ci sono anche attori e collaboratori di altre fedi o non credenti, ma con loro non esistono barriere». Per questo, alla proiezione pubblica a cui tutti sono invitati e che vedrà la partecipazione anche dei rappresentanti istituzionali, seguirà nei giorni successivi anche una proiezione “privata” per coloro che vi hanno preso parte, per condividere ulteriormente le emozioni vedendo l’opera terminata.
«Nei prossimi mesi – spiega don Federico Boccacci – per le parrocchie, i gruppi e le associazioni che lo desiderano verranno proposte anche delle proiezioni con le testimonianze di coloro che hanno realizzato il progetto».