Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. “Verso un mondo migliore”

Un commento al Messaggio di papa Francesco in occasione della centesima edizione della Giornata

“Verso un mondo migliore”, con questo slogan papa Francesco ci invita a celebrare domenica 19 gennaio la centesima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La ricorrenza venne istituita allo scoppio della Prima Guerra mondiale da Benedetto XV, preoccupato dalla drammatica situazione di migliaia di rifugiati e profughi espulsi dai Paesi europei tra loro belligeranti.
A distanza di un secolo, papa Francesco ci invita a leggere le migrazioni sotto una luce diversa che, pur non tralasciando gli «elementi problematici o negativi, hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della famiglia umana, non solo negli aspetti economici, ma anche in quelli politici e culturali».
Il mondo migliore che ci indica il Santo Padre è quello orientato «alla ricerca di uno sviluppo autentico e integrale, a operare perché vi siano condizioni di vita dignitose per tutti, perché trovino giuste risposte le esigenze delle persone e delle famiglie, perché sia rispettata, custodita e coltivata la creazione che Dio ci ha donato». Da qui, il Pontefice denuncia le forme di sfruttamento, la crescita economica a discapito dei deboli, le guerre, le discriminazioni e gli approcci restrittivi alle libertà fondamentali.
«La Chiesa – ci dice il Papa – rispondendo al mandato di Cristo “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, è chiamata ad essere il Popolo di Dio che abbraccia tutti i popoli, e porta a tutti i popoli l’annuncio del Vangelo, poiché nel volto di ogni persona è impresso il volto di Cristo!».
La Giornata, quest’anno, si celebra durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, rappresentando un’occasione per riflettere su come l’accoglienza e l’incontro dei popoli opportunità di condivisione ecumenica. Lo scorso 21 novembre, nell’ambito di un incontro di Religions for Peace che si è tenuto a Vienna, i leader delle principali religioni hanno sottoscritto il documento ‘Accogliere lo straniero, nel nome dell’unico Dio’ perché, tutte le fedi, «insegnano che la compassione, la misericordia, l’amore e l’ospitalità sono per tutti».