Un incontro «per difendere i valori umani e cristiani del Matrimonio e della Famiglia» e contribuire così «a far risplendere il meraviglioso mosaico della creazione dell’uomo che la Parola ispirata ci rivela e che in Gesù Cristo, Parola fatta carne, trova salvezza e dignità».
Così il vescovo Luigi Marrucci ha introdotto i lavori del convegno “Gender: risvolti etici, sociali e politici” che si è svolto domenica scorsa, 20 ottobre, presso il Teatro Buonarroti dei Salesiani di Civitavecchia. L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia, in collaborazione con il Movimento per la Vita e l’Associazione Salesiani Cooperatori che, spiegano in una nota, «hanno sentito l’urgenza di suscitare nella nostra comunità una piena consapevolezza delle implicazioni che la concretizzazione della teoria del gender può comportare».
Alla presenza di oltre trecento partecipanti, il vescovo Marrucci si è soffermato sull’importanza dell’iniziativa, inserita nel solco del programma della diocesi che, fin dal 2011, «ha fatto la scelta della Famiglia, impegnandosi a comprendere le difficoltà in cui versa per aiutarla ad esprimere quello che essa è: una comunità di amore». Per il presule, «la famiglia è minacciata anche da nuove teorie o filosofie, come quella denominata del ‘gender‘, che all’identità sessuale biologica affianca l’identità sessuale come costruzione di sé culturale e sociale, per cui non esisterebbe solo il genere maschile e femminile, ma una varietà di generi». Una filosofia, secondo il vescovo, in cui «tutto nell’uomo è subordinato alle sue scelte preferenziali senza più una gestione naturale e razionale della propria esistenza. L’economia dell’essere, in questo senso, è relegata a cenerentola per una effimera economia dell’apparire».