Consacrati, via speciale alla santità

Il 2 febbraio la Giornata mondiale della vita consacrata. La riflessione del salesiano don Enzo Policari

Il 2 febbraio, festa della presentazione del Signore, la Chiesa celebrata la Giornata mondiale della vita consacrata. Un’occasione che quest’anno ha particolare rilievo perché papa Francesco ha dedicato l’anno 2015 alla contemplazione della vita consacrata. Una bella scelta che solennizzare ed evidenziare in tutta la cattolicità alcuni anniversari della nascita di personaggi particolarmente significativi nella storia della Chiesa: il bicentenario di Giovanni Bosco e il cinquecentesimo anniversario di Filippo Neri e di Teresa d’Avila, santi dalle caratteristiche completamente diverse ma che hanno inciso profondamente nella vita della Chiesa e hanno rivoluzionato il loro tempo.
Papa Francesco, gesuita, conosce a fondo l’importanza della vita consacrata e riconoscendola come via speciale alla santità, la propone alla nostra attenzione e chiede una preghiera particolare per tutte le religiose e i religiosi del mondo.
I vescovi italiani, nel Messaggio per la Giornata, sottolineano come «i religiosi mostrano che la verità del potere è il servizio, la verità del possesso è la custodia e il dono, la verità del piacere è la gratuità dell’amore. La verità della morte è la Resurrezione».
Nel testo, i presuli si rivolgono alle persone consacrate dicendo loro che i fedeli ai aspettano «occhi che sappiano scrutare la storia guardando oltre le apparenze spesso contraddittorie della vita, che lascino trasparire vicinanza e possibilità nuove, che illuminino di tenerezza e di pace. È questo che contraddistingue chi mette la propria vita nelle mani di Dio: uno sguardo aperto, libero, confortante, che non esclude nessuno, abbraccia e unisce».
Ricordando l’invito del Pontefice nella sua Lettera a tutti i consacrati “Dove ci sono i religiosi c’è gioia”, la Conferenza episcopale italiana ricorda «ciò accade perché essi riconoscono su loro stessi, e in tutti i luoghi e i momenti della vita, l’opera di un Dio che ci salva con gioia. La stanchezza e la delusione sono esperienze frequenti in ciascuno di noi: benedetti coloro che ci aiutano a non ripiegarci su noi stessi e a non rinchiuderci in scelte comode e di corto respiro».
 
Enzo Policari,
parroco, salesiano