Celebrazione dei Battesimi, nuove disposizioni del vescovo

La lettera di monsignor Marrucci che introduce l'imposizione del sacramento solo all'interno di una celebrazione eucaristica domenicale

«Un’indicazione “direzionale”: una freccia di direzione obbligatoria che indica il percorso della nostra Chiesa, da farsi insieme». Spiega così il vescovo Luigi Marrucci la lettera sulla celebrazione del Sacramento del Battesimo che segue la prima Lettera sull’Eucaristia “Cinque pani e due pesci” con la quale ha dato inizio all’Anno Eucaristico.
Un documento rivolto ai parroci e a tutti i fedeli nel quale il presule rende note le nuove disposizioni sul sacramento del Battesimo che, a partire da ottobre con l’inizio del nuovo anno pastorale, potrà essere impartito soltanto all’interno della celebrazione eucaristica domenicale.
«Il Concilio Vaticano II – scrive – con la costituzione sulla Divina Liturgia aveva dato delle indicazioni circa la revisione del rito battesimale, sia quello dei bambini come quello degli adulti. Nella stessa costituzione si afferma: “nel rito del battesimo si prevedano certi adattamenti da usarsi a giudizio dell’ordinario del luogo”».
Facendo riferimento al Codice di Diritto Canonico e alle Norme Pastorali del Sinodo Diocesano, il vescovo ha emanato alcune disposizioni per «fare insieme questo ulteriore passo nel cammino della pastorale diocesana».
«Ogni parrocchia – scrive monsignor Marrucci – stabilisca una o più domeniche al mese in cui, dentro una Celebrazione Eucaristica di orario oppure appositamente programmata per il pomeriggio, si possano convogliare quanti richiedono, in virtù della loro fede, la rinascita dei loro figli alla vita di “figli di Dio”». Per il vescovo, infatti «non si può più tollerare che quanti sono battezzati e quindi chiamati a santificare con l’Eucaristia il giorno del Signore, chiedano il sacramento della grazia per la loro creatura dimenticando il loro impegno di vita cristiana. Noi sacerdoti non possiamo rimanere complici di questo loro comportamento».
Il presule, inoltre, invita la comunità a educare i genitori a questa disposizione «fin dalla loro preparazione al matrimonio» e, successivamente, ad accompagnarli e sostenerli nelle scelte di fede «in particolare quando domandano alla Chiesa i sacramenti dell’Iniziazione cristiana per i loro figli».
«Il giorno di inizio di questo nuovo modo di camminare insieme – spiega il vescovo -, sacerdoti e fedeli, è il Convegno ecclesiale del prossimo 3 ottobre con il quale la nostra Chiesa diocesana avvia l’anno pastorale. Da questa data tutti si sentano impegnati a rispettare l’indicazione pastorale proposta, comunicando alla Segreteria Vescovile per e-mail la domenica e l’orario in cui nella comunità parrocchiale si celebra l’Eucaristia con il Sacramento del Battesimo, come già avviene per il Sacramento della Cresima e per la Celebrazione Eucaristica di Prima Comunione».
Il presule invita i sacerdoti a far conoscere ai fedeli quanto stabilito con la forma che ritengono più opportuna.
«Nel ringraziarvi per il vostro servizio ministeriale – conclude la lettera -, non sempre facile e non sempre compreso anche da persone a noi vicine, vi accompagno con la mia preghiera e con la mia vicinanza e chiedo al Signore di renderci sempre più “un unico corpo, quello del Cristo presente e visibile, perché il mondo, vedendoci, creda”».