Decreto di indizione del Giubileo della Misericordia nella Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia

Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come    «Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.
Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato.
Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti” (Misericordiae Vultus, 1-3).
Anche la nostra Chiesa particolare si unisce alla gioia della Chiesa universale per il dono dell’Anno Santo della Misericordia e pone il segno della “porta santa” nel varcare l’ingresso della Chiesa Cattedrale, che rimarrà da oggi 13 dicembre 2015 alla domenica 13 novembre 2016.
Insieme alla Chiesa Cattedrale, sono Chiese giubilari per tutta la durata dell’Anno Santo:

  • i due Santuari diocesani: la Madonna delle Grazie di Allumiere, patrona della diocesi e il Santuario della Madonna di Valverde, patrona della città di Tarquinia;
  • i due monasteri della Presentazione e di S. Lucia in Tarquinia;
  • i due Ospedali di Civitavecchia e di Tarquinia;
  • i due Istituti Penitenziari di Civitavecchia;
  • le quattro Case di Accoglienza dove è assicurata quotidianamente la Celebrazione Eucaristica:        
    • la Casa delle Suore della Carità
    • la Casa S. Rita delle Suore Agostiniane serve del Signore per l’evangelizzazione
    • la Casa San Tarcisio delle Suore dei poveri di don Vincenzo Morinello
    • la Casa della diocesi “Marchesa Ferrari”
  • i centri di solidarietà: il Ponte, Mondo Nuovo, la Repubblica dei Ragazzi, AVAD e gli

Istituti S. Cecilia e Calamatta.
 
Sono Chiese giubilare per un solo giorno:

  • le ventisette Chiese Parrocchiali nel giorno della festa del titolare
  • le seguenti Chiese Rettorie
    • Santissima Concezione, per la memoria della Madonna della Pietà –  20 aprile
    • Chiesa della Stella, per la festa della Natività della B. V. Maria – 8 settembre
    • San Francesco, per il transito e la festa – 3 e 4 ottobre
  • le Case di cura Madonna del Rosario e Siligato e le altre Case di Accoglienza (Bellosguardo, Villa Santina, Villa Ilvana e Quinta stella), ogni qual volta viene celebrata l’Eucaristia.

 
La Chiesa sente in maniera forte l’urgenza di annunciare la misericordia di Dio. La sua vita è autentica e credibile quando fa della misericordia il suo annuncio convinto. Essa sa che il suo primo compito, soprattutto in un momento come il nostro colmo di grandi speranze e forti contraddizioni, è quello di introdurre tutti nel grande mistero della misericordia di Dio, contemplando il volto di Cristo. La Chiesa è chiamata per prima ad essere testimone veritiera della misericordia professandola e vivendola come il centro della Rivelazione di Gesù Cristo.
 
In questo Anno Giubilare la Chiesa si faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare. La Chiesa si faccia voce di ogni uomo e ogni donna e ripeta con fiducia e senza sosta: « Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre » (Sal 25,6). (Misericordiae Vultus, 25).
 
Con la benedizione del Signore,                                       
 
                                                                                           + don Luigi, vescovo
 

05-12-2015