Un ultimo grande applauso per Lorena

Il 7 giugno 2007, presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma, moriva, a soli 41 anni Lorena Scaccia, nota cantante di Civitavecchia.
Lorena , dopo aver lavorato molti anni in trasmissioni musicali su RAI 1 e RAI 3, fu prescelta per cantare dinanzi al Santo Padre Giovanni Paolo II durante il Giubileo del 2000. Durante la sua carriera organizzò moltissimi spettacoli di beneficenza per una sua innata sensibilità nei confronti del prossimo e dei più poveri.
Ora, con amore e dedizione, ha diretto per anni una scuola di canto a Civitavecchia, formando numerosissimi allievi che hanno primeggiato nel campo musicale.
Amata dagli allievi, fino all’ultimo progettava di realizzare spettacoli di beneficenza, che innumerevoli volte aveva voluto per alleviare il dolore e le sofferenze dei più deboli, in Italia e nel mondo.
Generosa, dotata di una fede incrollabile, personalmente l’ho incontrata 10 giorni fa presso l’ospedale di Civitavecchia. Avevo quasi timore di entrare nella camera posta nel reparto di Medicina donne, ma quando entrai mi accolse con gioia e con estrema naturalezza mi parlò di sé e dei suoi progetti. La malattia aveva prostrato il suo corpo, ma non il suo spirito: la sua voglia di vivere era rimasta immutata, traendo dal Cristo e dai Sacramenti la forza nelle tribolazioni.
‘Mamma è andata in cielo, ora non soffre più. Oggi è una festa, non vogliamo le lacrime, ma è un giorno bello, perché la mamma è in cielo con Gesù’. Queste le parole che la figlioletta Alisia., di appena 5 anni, aveva confidato al papà Angelo, marito di Lorena. La piccola, cresciuta nell’amore cristiano, aveva già intuito che questa vita non è limitata all’esperienza terrena, ma siamo destinati a ben altro…’
Nella Chiesa di San Giuseppe a Santa Marinella, gremita da parenti ed amici, Lorena ha salutato quanti l’hanno conosciuta ed amata. Tutti ricordano la sua grande umiltà, la sua professionalità, il suo amore per la vita. Angelo ricorda che, 5 giorni prima che le venisse diagnosticato un terribile male al capo, nonostante avvertisse già grandi dolori, Lorena volle andare in Calabria e trovò la forza di cantare 5 canzoni, grazie alla sua straordinaria forza di volontà.
Come non ricordare le sue capacità, ma anche la sua grande fiducia in Dio e nella sua santa volontà: stessa fiducia illimitata nel marito Angelo, un esempio di amore e dedizione alla propria moglie e alla propria famiglia.
Uno scrosciante applauso ha salutato Lorena durante la celebrazione, un applauso lunghissimo, sentito, da parte dei numerosissimi presenti, commossi per l’ultimo grande applauso, come lo ha chiamato Angelo e lo desiderava Lorena.

Fausto Demartis