Montalto di Castro

Un grande successo per lo spettacolo organizzato dai giovani della parrocchia


Montalto di Castro
 
Un grande successo per lo spettacolo organizzato dai giovani della parrocchia
 
La Parrocchia Santa Maria Assunta ha portato a compimento con successo, sabato 4 Aprile nella Polisportiva di Montalto di Castro, uno spettacolo nato da una proposta fatta da alcuni ragazzi.
L’idea, era quella di dare visibilità a coloro che avevano iniziato un percorso musicale, sulle orme cristiane della condivisione e della fraternità. In realtà, man mano che il progetto prendeva forma si susseguivano una serie di piccole realtà teatrali che potevano essere accorpate allo spettacolo, fino a diventare una vera e propria storia teatrale. I ragazzi hanno vissuto con impegno e coinvolgimento il susseguirsi delle prove e hanno visto concretizzarsi e prendere forma alcuni concetti estrapolati dalla bibbia, (un libro per loro ‘fuori moda’) come fossero vestiti che calzavano loro bene e gli appartenevano, attraverso l’attitudine che ognuno di loro aveva e voleva esercitare.
Il canto, la musica, la danza e la recitazione, sono diventati così l’espressione di stati d’animo e sensazioni che, seppur presi dal passato, avevano una valenza, attraverso i ragazzi, nel presente.
Tutto questo esercitato con una semplicità ed un’allegria disarmante anche per gli stessi animatori.
Ci siamo anche resi conto che, attraverso la scelta concreta di alcune figure di riferimento, quali insegnanti e genitori dei ragazzi, possono arrivare messaggi per la crescita di una coscienza sana, per coloro che saranno i dirigenti, gli insegnanti e i genitori di domani.
Questa è la testimonianza dell’esperienza vissuta da uno dei ragazzi: ‘Partecipare a questa manifestazione, a dir la verità, non è stata proprio una mia idea: tutto è iniziato quasi per gioco, quando una delle ragazze mi aveva chiesto se volevo assistere solamente ad uno dei loro primi incontri. Dopo qualche minuto, invece, mi avevano già fatto diventare uno di loro, e avevo addirittura ottenuto una parte come narratore! In ogni modo, a parte quest’inizio un pò strano e particolare, una volta dentro mi sono accorto subito che l’ambiente era uno dei migliori:  si lavorava in allegria e serenità, e si cercava di dare ad ogni ragazzo la giusta carica per scegliere ciò che più gli si addiceva, secondo ciò che sapeva fare meglio. Così alla semplice e classica ‘musica e narrazione’, si aggiunsero anche hip-hop e danza, fino a raggiungere una nuova dimensione di spettacolo molto diversa ed elaborata da quella di partenza. Il progetto cominciava seriamente a prendere forma, e poteva anche vantare partecipazioni di un certo prestigio: tanto per fare un esempio, la maggioranza dei musicisti stava studiando al conservatorio e uno si era già diplomato a pieni voti; insomma, a mio parere avevamo tutte le carte in regola per ottenere un discreto successo.
Il giorno dello spettacolo si stava così avvicinando, e si poteva avvertire anche una certa tensione; vedere il palcoscenico montato e sistemato però, dava un segno di riuscita e di sicurezza in più. Le prove andavano avanti regolari secondo i tempi previsti e, finalmente, è arrivata la sera del 4 di Aprile. Già pronti e microfonati dietro il palco, tra noi vigeva una certa allegria ed euforia. Una volta cominciato lo spettacolo però l’emozione si è fatta sentire colpendo anche i ‘veterani’, ma con la loro esperienza, tutto è riuscito a filare liscio come l’olio, ed il pubblico, con i suoi applausi, ha apprezzato molto quello che siamo riusciti a creare e a mettere in scena.
Per quel che riguarda me, questa è stata un’esperienza molto bella ed utile: lavorare con altre persone al fine di realizzare un qualcosa che poi piace, interessa e diverte la gente, ha sempre un carattere positivo. In più, sin dal primo giorno, si è stabilito un certo feeling tra tutti i componenti del gruppo, e questo è stato uno degli aspetti più importanti secondo me. Se mai mi si dovesse ripresentare occasione di partecipare ad una manifestazione del genere, oltre alla replica che ci hanno richiesto, a Tarquinia, di certo non mi tirerei indietro.’
 
                                                                                                                              Lucilla e Luca