Un convegno sulla filosofia del ‘gender’: risvolti etici, sociali e politici

Iniziativa dell'Ufficio per la pastorale della Famiglia e del Movimento pe rla Vita. La lettera di invito del vescovo Luigi. Domenica 20 ottobre, ore 17.30, Teatro dei Salesiani a Civitavecchia

Ai sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose
ai Movimenti, Associazioni e Gruppi ecclesiali
della Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia

Carissimi,
la grande attenzione della Chiesa verso quella che il Beato Giovanni Paolo II definì la ‘cellula fondamentale della società‘, è evidenziata – oltre che da numerose Assemblee e  Pellegrinaggi sul tema della Famiglia – dall’annuncio di Papa Francesco di una terza assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, indetta per il 2014 e dedicata al tema della ‘Famiglia nel contesto della nuova Evangelizzazione’.
Oggi la famiglia è minacciata da nuove teorie o filosofie, come quella denominata del ‘Gender‘, che all’identità sessuale biologica affianca l’identità sessuale come costruzione di sé culturale e sociale, per cui non esisterebbe solo il genere maschile e femminile, ma una varietà di generi (addirittura 23 secondo l’ Australian human rights commission). 
Con questa nuova teoria della sessualità, «l’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità», nega «la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a crearsela». Il Papa emerito Benedetto XVI ha invece ribadito che «appartiene all’essenza della creatura umana di essere stata creata da Dio come maschio e come femmina»..
Per approfondire questa importante tematica, con risvolti in campo morale, sociale e politico,
vi invito a partecipare alla CONFERENZA-DIBATTITO
promossa dall’ Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia e dal Movimento per la Vita
 
DOMENICA 20 OTTOBRE p.v. ore 17,30
presso il TEATRO SALESIANO ‘BUONARROTI’
Via Buonarroti, 13/b – Civitavecchia
 
Con la benedizione del Signore,
                                                                                               + don Luigi, vescovo
 
 
Civitavecchia, 11 ottobre 2013
 
Un convegno per approfondire i rischi che derivano dalla filosofia del ‘gender’: la teoria che propone una nuova antropologia fondata essenzialmente su un artificio intellettuale, in cui si separa il sesso maschile e femminile (dato biologico) dal genere, inteso come dato sociale e culturale.
È l’iniziativa che si svolgerà domenica prossima, 20 ottobre alle ore 17.30, presso il Teatro Buonarroti dei Salesiani a Civitavecchia. Il convegno è promosso dall’Ufficio per la pastorale della Famiglia, in collaborazione con il Movimento per la Vita di Civitavecchia, l’Associazione Salesiani Cooperatori e con l’adesione di numerose associazioni e movimenti regionali e locali.
La teoria del ‘gender’, che alcune organizzazioni internazionali iniziano ad accreditare a seguito della pressione di potenti lobby, vuole affermare che mentre i sessi sarebbero due, dato naturale, il genere sarebbe indipendente da esso, per cui oltre a quelli maschile e femminile ci sarebbero ben 23 generi a seconda delle diverse sensibilità delle persone, mutabile anche nel corso dell’esistenza.
Nella filosofia del ‘gender’, il genere è quindi distinto dal sesso  biologico, e determinato in base all’orientamento sessuale di un individuo: non più un dato originario della natura (maschile e femminile),  che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente.
I diversi orientamenti sessuali (lesbismo, omosessualità, transessualismo, ecc.) sarebbero ‘naturali varianti della sessualità umana’, a disposizione della scelta autonoma dell’individuo. Il genere sarebbe  dunque la costruzione sociale o culturale del sesso, n la conseguenza che chiunque potrebbe determinare il proprio genere e modificarlo a suo piacimento.
Da questa teoria, quando viene applicata alle legislazioni di diversi stati (come accaduto negli USA ed in alcuni stati europei, come Germania, Francia, Spagna e Inghilterra), derivano delle conseguenze pratiche, quali la sua applicazione e il suo insegnamento nelle scuole (con l’ormai famosa adozione dei termini  ‘genitore 1 e genitore 2’ al  posto di ‘mamma e papà’), le leggi contro l’omofobia, le leggi per il matrimonio e l’adozione per coppie dello stesso sesso.
Ci troviamo di fronte ad uno strumento ideologico volto a superare la naturale differenza uomo-donna, maschio-femmina, con un progetto planetario ben definito: quello di riconoscere ed aprire  a ogni tipo di unione tra due persone, indipendentemente dal sesso.
Durante il convegno del 20 ottobre, che verrà aperto dal vescovo Luigi Marrucci, verranno discusse queste tematiche con la partecipazione di Pier Giorgio Liverani, giornalista di Avvenire, Luisa Santolini, già presidente  del Forum delle Associazioni Familiari, e la deputata Eugenia Roccella che  in un libro ha approfondito per la prima volta in modo diretto e documentato questi temi.
Nel volume, scritto insieme a Lucetta Scaraffia, esplicito già dal titolo ‘Contro il cristianesimo. L’ONU e l’Unione Europea come nuova ideologia’, le due autrici individuano la radice della nuova ideologia nella ‘separazione fra sessualità e procreazione’ e ne vedono lo sbocco ‘oltre i confini dell’aborto, nel ritorno strisciante all’eugenetica’.
 
 
Fausto Demartis
Presidente Movimento per la Vita Civitavecchia