Difficoltà di un pellegrinaggio ‘ Venerdì 24 ho cercato invano di confessarmi. Sabato ho trovato uno straordinario confessore d’assalto. Domenica ho sfidato il freddo per andare alle 6,15 alla Messa del personale, ma era stata soppressa. Allora ho aspettato che finisse la Messa celebrata alla Vecchia Roccia per i russi: così ho visto barellieri e sorelle d’Assistenza, che, accelerando i tempi della riunificazione, hanno fatto la Comunione col rito ortodosso. Poi ho finalmente potuto partecipare ad un’intera Messa in italiano alla Grotta. Prese le solite dieci candele per deporle ai piedi dell’Immacolata, ho trovato chiuso il passaggio alla Grotta. Le ho portate a lungo in braccio e infine le ho accese, con fervide preghiere, nei fiammeggianti candelabri a ridosso di Massabielle. Nel pomeriggio ho cercato di unirmi alla processione eucaristica, ma sbarravano il passo i gitani dell’entroterra marsigliese con i loro magnifici cavalli bianchi. Deviando mi sono imbattuto nella processione di venticinquemila tradizionalisti lefevriani, che mi ha insegnato più di tante letture