Lasciarsi educare da Gesù Maestro, per educare i fratelli

questo il tema scelto per il Convegno Ecclesiale

Civitavecchia – 6 ottobre 2011  
 
 
In Cattedrale il Convegno Ecclesiale Diocesano sul tema:
 
‘Lasciarci educare da Gesù Maestro, per educare i fratelli’
 
 
In una Cattedrale gremita di sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, rappresentanti delle varie realtà diocesane e da tantissimi fedeli, il nostro vescovo Luigi Marrucci ha aperto ufficialmente il Convegno Ecclesiale Diocesano, che ha di fatto segnato l’inizio del nuovo anno pastorale. Come relatore è stato chiamato il rettore dell’Università Pontificia Salesiana don Carlo Nanni, il quale, nel suo seguitissimo intervento, ha trattato sapientemente il tema dell’educazione, ‘verso se stessi e verso gli altri’ (ne daremo spazio la prossima settimana)
Al termine dell’intervento di don Carlo, il Moderatore del Convegno, Mons. Giorgio Picu, ha invitato ogni singola realtà parrocchiale e diocesana a confrontarsi per formulare un proprio progetto pastorale che, insieme a tutti gli altri, andrà a delineare le nuove linee pastorali da adottare nel cammino annuale della nostra Chiesa particolare.
Di seguito riportiamo l’omelia di monsignor Marrucci, in cui egli all’inizio dell’incontro ha offerto alcuni preziosi spunti di riflessione e a seguire una riflessione di Mons. Giorgio Picu:
 
 
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‘Ecco com’è bello e com’è dolce
che i fratelli vivano insieme!’ (dal Salmo 133,1).
 
La gioia e la gratitudine inondano il nostro cuore per lo stare insieme, come discepoli, alla scuola di Gesù Maestro, per inaugurare un nuovo anno pastorale, nella Chiesa Cattedrale, Madre di tutte le comunità di fede che esprimono questa santa Chiesa di Civitavecchia – Tarquinia.
Siamo qui per lasciarci educare da Gesù Maestro e divenire con lui strumento di aiuto nell’educazione alla fede dei nostri fratelli.
 
Da questo luogo, stasera, riprendiamo il cammino con lo stesso entusiasmo con cui il vescovo Carlo per alcuni anni ci ha guidati: a lui chiedo, a nome di tutta la comunità, di accompagnarci con la sua protezione e di essere nostro intercessore presso l’Altissimo.
 
Lo scopo del Convegno è innanzitutto approfondire il documento pastorale dei Vescovi per questo decennio e ciò al fine di lavorare di più e meglio insieme o come si ama ripetere oggi ‘in rete’, ‘in alleanza’, ‘in sinergia’. 
Occorre pertanto ascoltare quanto il Signore ci suggerirà attraverso la persona
del prof. Don Carlo Nanni, rettore magnifico della Pontificia Università Salesiana: ci offrirà certamente molti spunti di riflessione per arricchirci come comunità diocesana e ci impegnerà in un dialogo costruttivo all’interno delle singole realtà ecclesiali, per poi dare vita ad un programma pastorale organico per tutta la nostra Chiesa.
Lo ringrazio di cuore per l’amicizia e per l’aiuto che ci offre.
 
Il brano proclamato della Parola di Dio, fa parte della prima lettera di Paolo ai cristiani di Corinto.
L’apostolo si trova ad Efeso – siamo negli anni 54-57 d.C. – e viene a conoscenza di vivaci discussioni che nascono all’interno della comunità, tra cui l’argomento Chiesa, come corpo ricco di vitalità e di doni.
Intorno alla Pasqua dell’anno 57 l’apostolo invia questa lettera, esaltando la bellezza dei doni personali – li chiama ‘carismi’ – che Dio effonde abbondantemente sui singoli e sulla comunità cristiana.
E afferma: tre sono le qualità essenziali che rivelano l’autenticità dei doni:

l’unità dell’originela pluralità nella manifestazionel’unità nella finalità.

Il carisma è molteplice nella sua manifestazione, perché lo Spirito di Dio distribuisce largamente i suoi doni; ma unica è la sorgente – Dio – e unica è l’utilità per cui il carisma è dato – rendere visibile il corpo di Cristo.
Non esiste un’anarchia carismatica, nonostante la mappa variegata che l’apostolo descrive: il dono affidato al singolo è un dono personale con finalità ecclesiale: deve essere a servizio della comunità.
 
Il teologo Johann Adam Mohler, nel libro ‘L’unità della Chiesa’ afferma:
‘né uno né ciascuno possono essere il tutto, ma solo tutti costituiscono tutto
e solo l’amore di tutti forma un tutto: questa è la Chiesa cattolica’.
Questo convenire nella Chiesa Madre ci offre l’opportunità di metterci in ascolto del Maestro Signore e riprendere il cammino insieme, condividendo i doni che ciascuno ha ricevuto da Dio per il bene della nostra comunità ecclesiale.
‘Siamo in cammino – amava ripetere il vescovo don Tonino Bello – e la strada è lunga,
ma non esiste che un solo mezzo per sapere dove può condurre….proseguire il cammino….’.
 
Da sempre, ma in particolare in questi ultimi anni, la Chiesa ha individuato nell’emergenza educativa una delle sfide più significative e importanti della nostra epoca, ritenendo che la cultura prevalente sia solo permissiva o neutra per offrire alle generazioni attuali percorsi validi per la crescita umana, civile, cristiana, vocazionale.
 
Il documento, per il decennio che ci sta davanti – ‘Educare alla vita buona del Vangelo’, ci sottolinea la necessità di creare un’alleanza tra le varie agenzie educative: famiglia, parrocchia, scuola, università, mondo del lavoro, della comunicazione e del tempo libero, per favorire la nascita di una comunità educante, che miri a proporre modelli di vita realizzanti e possibili, al fine di evitare che prevalgano modelli di vita basati sull’evasione, sull’apparenza, sul disimpegno, sul benessere individuale ed egoistico.
‘Occorre incontrare la persona di Gesù Cristo – ci ricorda il documento pastorale (45) – scoprire la bellezza della vita interiore, amare quel Silenzio che lo rende Presenza, manifestare il senso della vita donata nella scelta religiosa e in quella laicale’: così si serve l’uomo in tutti i suoi bisogni materiali e spirituali.
Solo la centralità di Cristo e la bellezza delle sue membra che esprimono un Corpo solidale, come Paolo ci ricorda, può aiutarci in questo cammino non facile, ma che può farci ritrovare ‘unità’ nella persona, nella famiglia, nella comunità civile ed ecclesiale.
 
Ci accompagni Maria Santissima nella scalata verso il ‘santo monte – Gesù Cristo’, alla ‘cui scuola, riscopriamo il modello della vita evangelica, impariamo ad amarlo con il suo cuore e a contemplarlo con il suo spirito, per servirlo con la sua stessa sollecitudine nei fratelli’.
Così sia.
 
                                                                                                                    + Luigi Marrucci, vescovo
 
 
 
 
DISPOSIZIONI E NOMINE VESCOVILI
 
Al termine del Convegno, il vescovo Luigi ha annunciato di aver disposto alcune modifiche per quanto riguarda le varie zone pastorali della diocesi.
Infatti, da oggi ci saranno soltanto due zone pastorali, quella di Civitavecchia, che comprenderà anche Allumiere e Tolfa, e quella di Tarquinia, nella quale sono inseriti anche Monte Romano e Montalto di Castro. Per la zona di Tarquinia il vescovo ha designato come coordinatore il Vicario Generale Mons. Rinaldo COPPONI, mentre per Civitavecchia don Diego PIERUCCI.
Don Diego ricoprirà anche l’incarico di pro-Vicario Generale.
Inoltre, Mons. Giorgio PICU è stato nominato Vicario Episcopale per la Pastorale, mentre P. Antonio MATALONE cap. è stato confermato come Vicario Episcopale per la Vita Consacrata.
 
 
L’imput è stato già dato
 
Una serata da altri tempi
 
         Una Cattedrale gremita, una solenne celebrazione dei Vespri, dei canti accompagnati dall’organo con la sontuosa atmosfera di una volta, fedeli attenti e coinvolti al’inverosimile, meditazione sul testo sacro di San Paolo ai Corinzi, XII capitolo, tenuta dal nostro vescovo Luigi con la dovuta solennità, profondità, competenza e paternità (il testo è già stato pubblicato integralmente la settimana scorsa). Dopo questa prima parte il Rettore Magnifico della Pontificia Università Salesiana, prof. Carlo Nanni, ha tenuto una dissertazione sul tema base: La crisi educativa, sull’invito fatto da Mons. Luigi Marrrucci ad ogni fedeli della diocesi di ”lasciarsi educare da Cristo”   sui metodi, sull’emergenza, sull’attualità stringente ed impellente di una conversione, di un cambio di tendenza. L’attuale e scuotente tema è stata presentata con particolari e dovizie, con sorrisi e richiami, con battute spiritose e sagge citazioni. L’alto livello pedagogico e la profonda analisi sulle relazioni umane non hanno impedito al relatore di conservare un linguaggio accattivante inserendo racconti personali, eventi vissuti in prima persona e storielle piene di saggezza. Tutto ciò ha tenuto i presenti uditori con il fiato sospeso e per più di un ora ho visto visi contenti, sorridenti, appagati e cenni di approvazione e conferme su ciò che veniva descritto, trattato e raccontato. Questo ‘delirio collettivo’ ha trasformato la Cattedrale in un Aula Magna dei vecchi tempi con docenti illustri seguiti sine tempo; in un conviviale greco ma anche in un asilo nido; tutti attenti al Maestro.
            Ha iniziato con una citazione del Santo Padre sull’argomento. L’attuale ‘forma mentis‘, individualistica dove l’ìo mette sempre in ombra il tu o il noi; il consumismo che fa chiudere gli occhi alle necessità degli altri; il giovanilismo degli adulti che illude la persona e disorienta i giovani bisognosi di guide sicure e autentiche; riscoprire il senso della misura e dei propri limiti; allargare il senso dell’appartenenza alla Chiesa; affrontare con coraggio i disaggi; rivalutare il prezzo straordinario dell’autorità e non confonderlo con l’autoritarismi; – tutto secondo l’insegnamento del Vangelo e in comunione – ”un cuor solo e un anima sola’.
I presenti hanno potuto seguire meglio il saggio grazie ad una sintesi che il professore ha fatto pervenire a tutti. Accanto a questa sintesi è stata distribuita anche una lettera del Vescovo con tutte le future tappe, i futuri incontri e modi organizzativi sia a livello diocesano che parrocchiale.
            Una preghiera rivolta alla Madonna e la benedizione finale del Vescovo hanno concluso una prima e promettente fase di un cammino di educazione, le cui tappe sono state già indicate. Nessuno si consideri escluso, anzi, chi ha partecipato a questa serata indimenticabile deve diventare promotore verso gli altri, far presente a tutti i credenti, e anche ai non credenti, l’invito che il nostro Pastore ci rivolge: Lasciamoci educare dal Vangelo.
 
                                                                                   Mons. Giorgio Picu, Moderatore del Convegno