Fine della scuola. La Messa dei “maturandi”

Il 9 giugno, alle 18.30, nella chiesa di San Liborio a Civitavecchia la celebrazione eucaristica promossa dalla Pastorale giovanile

 Una comunità che si stringe ai suoi ragazzi per star loro vicina in una delle tappe fondamentali della vita. È questo il significato della celebrazione eucaristica dedicata agli studenti impegnati dalla prossima settimana nell’esame di maturità che l’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile propone domani sera, 9 giugno, alle ore 18.30 nella chiesa parrocchiale di San Liborio a Civitavecchia.
L’iniziativa, realizzata per la prima volta nel 2012 su richiesta di un gruppo di studenti e subito diffusa attraverso Facebook, verrà promossa a patire da quest’anno come uno degli appuntamenti per i giovani della diocesi.
«Si tratta – spiega don Federico Boccacci, vicario episcopale per la Pastorale – di una celebrazione in cui affidare al Signore tutte le fatiche e le ansie di un momento così importante nella vita dei giovani».
La messa non sarà però una “preghiera scaramantica” ci tiene a precisare il sacerdote, «ma un rito in cui chiedere l’aiuto del Signore per quello che è il punto di partenza per le scelte di vita fondamentali dei giovani. Gli studenti chiederanno la serenità e la grazia per affrontare questa prova».
La celebrazione di lunedì sarà anche l’occasione per tutti gli studenti e gli insegnanti, non impegnati negli esami, di concludere l’anno scolastico ringraziando il Signore per quanto fatto e per il dono dello studio.
«In una fase storica in cui, per i giovani, è veramente difficile programmare il futuro con serenità, abbiamo pensato di star loro vicini anzitutto con la preghiera, per dire che potranno sempre contare su Gesù» spiega don Boccacci. «Tra qualche mese – continua il sacerdote – dopo l’estate, molti proseguiranno gli studi nelle Università, non senza l’inquietudine di scegliere il giusto percorso. Altri cercheranno di inserirsi nel mondo del lavoro, non senza il timore di dover percorrere il sentiero della precarietà. Desideriamo che ognuno sappia di avere qualcuno su cui poter contare». Un qualcuno che per il vicario non può che essere Gesù, «amico e maestro di vita: a cui affidarsi senza riserva».
La celebrazione eucaristica si concluderà con il significativo rito della benedizione delle penne che gli studenti utilizzeranno durante le prove d’esame. Per ognuno di loro anche una frase del vescovo Tonino Bello su cui meditare in questi giorni: «Vivete la vita che state vivendo con una forte passione. Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccoli ambiti egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima».