Tolfa

Festeggiata la Madonna della Rocca


Festeggiata la Madonna della Rocca
 
 
La festa della Madonna della Rocca, celebrata il 29 settembre, nel giorno del ricordo della memoria liturgica dei santi arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, ha richiamato anche quest’anno numerosi fedeli che sono saliti in cima alla montagna ove si erge il santuario mariano.
In questo luogo tanto caro ai tolfetani, si trova custodito, sopra l’altare maggiore, un quadro rappresentante la Vergine addolorata che tiene fra le ginocchia il figlio deposto dalla croce, tra i santi Bartolomeo ed Elpidio. Tale pittura in tela a olio, restaurata l’anno scorso, viene attribuita ai Carnicci, pittori di grande valore artistico del sec XVI. Molta gente si è raccolta in preghiera davanti all’immagine sacra durante il triduo di preparazione e la veglia notturna organizzata dai gruppi parrocchiali. Le celebrazioni liturgiche in onore della Vergine, sono state animate dai canti del coro parrocchiale e dai suoni della Banda di Tolfa, ma soprattutto dalle riflessioni del nostro parroco don Giovanni Demeterca, il quale, con parole coinvolgenti, edificanti, stimolanti e convincenti, si è soffermato sulla figura della Madonna, chiamandoLa madre di speranza. Oggi, ha detto il parroco, il mondo ha bisogno di sperare più che in qualcosa, in qualcuno. ‘È necessario e urgente ‘ ha proseguito –  recuperare il senso della speranza intesa come virtù teologale, che fonda le sue attese in Dio, il quale non delude mai ed è sempre fedele alle sue promesse. L’uomo, però, è spesso tentato di fondare le speranze esclusivamente sulle proprie capacità di natura razionale,   sentimentale,   emotiva   e   volontaristica   che,   a volte,   generano   paura,   delusione, disperazione e morte. Più che il ‘sentire’, è in gioco l’ ‘essere’ del cristiano che deve riconoscere in Cristo la Speranza dell’umanità. Maria è madre di speranza perché si è fidata di Dio, e Dio ha creduto in lei.
A conclusione della festa, il popolo di Tolfa si è rivolto a Maria con questa preghiera: ‘O, pietosissima Madre, guarda alla nostra fragilità e ottienici la fortezza; guarda ai pericoli e dacci forza di superarli. Te lo chiediamo con l’animo pieno di pentimento, di fede, di speranza e di carità. Ascoltaci per il Tuo Figlio, per i tuoi dolori, per le agonie che patisti’.
 
 Vincenzo Spanò