Convegno ecclesiale nazionale: “più spazio alla creatività per rinnovare l’annuncio”

Il 28 novembre l'incontro diocesano con i delegati a Firenze 2015. Appuntamento alle ore 17 nella sala Giovanni Paolo II della Cattedrale

“Oggi non viviamo un’epoca di cambiamento ma un cambiamento d’epoca”. Questo è quanto ha sottolineato Papa Francesco durante il suo appassionato e coinvolgente intervento nel duomo di Firenze lo scorso 10 nocembre alla presenza di oltre duemila delegati provenienti da tutta Italia tra i quali i rappresentanti della nostra diocesi. L’urgenza di cambiamento nella Chiesa è stata sottolineata dall’insistenza e la forza con cui sono stati riproposti alcuni degli stimoli dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium che Francesco ha invitato ad approfondire e a mettere in pratica.
Nella prospettiva di un nuovo umanesimo cristiano ci ha ricordato che “le situazioni che viviamo oggi pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Questo nostro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacolo”. Si tratta di un percorso che dobbiamo affrontare preparati e con grande fiducia nell’uomo e nel sostegno dello Spirito nell’azione di rinnovamento che si sta delineando.
Le parole del papa gettano una luce importante anche sul cammino della nostra chiesa diocesana che proprio sulla scia del tema del convegno di Firenze sta interrogandosi su come andare incontro all’umanità del nostro tempo e abitare con competenza, compassione ed efficacia le periferie esistenziali. Per fare ciò è necessario crescere nella comunione e nella capacità di dialogare senza temere il conflitto che talvolta può insorgere, superandolo con l’agire insieme e trasformandolo in anello di collegamento verso nuovi processi. In un’ottica di sinodalità è anche emersa la necessità di una rinnovata corresponsabilità e sinergia tra tutte le componenti della realtà ecclesiale.
La fase del convegno che ha riscontrato l’apprezzamento di larghissima parte dei delegati è stata quella dei gruppi di lavoro tematici, strutturati in modo tale da dare voce a tutti i singoli partecipanti. I numerosi tavoli composti da circa dieci delegati ciascuno hanno consentito il confronto di esperienze, idee e proposte concrete che saranno raccolte e messe a disposizione di tutta la Chiesa italiana. Il percorso avviato in diocesi e le esperienze finora realizzate sono state portate all’attenzione dei gruppi di lavoro da parte dei delegati diocesani che si sono distribuiti sulle cinque “vie” delineate dalla traccia del convegno: Uscire, Annunciare, Abitare, Educare e Trasfigurare. Cinque verbi per indirizzare l’azione della Chiesa verso un umanesimo concreto che consenta alle persone di realizzarsi nella verità e nella relazione rifuggendo ogni individualismo.
Occorre dunque che la Chiesa metta in campo tutta la creatività possibile attivando modalità di annuncio che siano attuali, capaci di incontrare la gente nei luoghi dove abita. Luoghi fatti di necessità umane e spirituali. Diversificando le proposte, mettendosi in ascolto delle esigenze e proponendo occasioni di crescita.
Il prossimo 28 novembre alle ore 17 presso la sala Giovanni Paolo II della cattedrale di Civitavecchia ci sarà l’occasione di condividere con tutti gli operatori pastorali ed i fedeli interessati quanto emerso dai lavori del convegno ecclesiale ed attivare i necessari processi nell’ambito della nostra Chiesa locale.
 
Raffaela Bagnati
don Federico Boccacci
Giuseppe Manuso