Comunità, vocazione ad accogliere

La visita pastorale alla parrocchia Maria Santissima Stella del Mare a Tarquinia Lido

“Vi ringrazio per quello che siete e per quello che fate e vi incoraggio a dare sempre una bella testimonianza di comunità accogliente”. Con queste parole il vescovo Luigi Marrucci ha salutato e benedetto i fedeli nella messa conclusiva della sua visita pastorale alla parrocchia Maria Santissima Stella del Mare di Tarquinia Lido, iniziata sabato 8 e conclusasi mercoledì 12 marzo.
Una speciale vocazione all’accoglienza segna la vita e lo stile della comunità del Lido, che dai ritmi calmi e raccolti del periodo invernale passa ad una esplosione di vita e di attività durante il periodo estivo, quando la popolazione del borgo marino passa dai mille residenti agli oltre ventimila abitanti, e la parrocchia diviene il centro di numerose iniziative pastorali per i turisti e vede l’arrivo di altri sacerdoti, diocesani e non, che collaborano nelle diverse attività.
Dagli incontri di catechesi, alle feste per i giovani, i concerti e le celebrazioni all’aperto nella pineta, fino alle serate conviviali nel cortile della parrocchia, sono le manifestazioni di una comunità che si apre all’incontro con i fratelli. Una parrocchia che presenta un forte “senso di appartenenza”, ereditata dalle esperienze pastorali passate, nonostante sia caratterizzata da una notevole “dispersione” territoriale: una zona centrale, centri residenziali, consorzi disgregati e molte abitazioni di campagna che, negli ultimi tempi, si vanno sviluppando per i costi ridotti rispetto alle abitazioni del centro città.
Il Vescovo ha voluto incontrare le diverse realtà che danno vita alla nostra piccola comunità: visitando e portando la comunione ai malati, pregando insieme agli operatori parrocchiali della Caritas – che assistono settimanalmente trenta famiglie in difficoltà con donazioni alimentari -, agli animatori della liturgia e al gruppo delle catechiste, dialogando con i bambini e i genitori della parrocchia.
Con parole di conforto e d’incoraggiamento ha esortato i ragazzi del Tronco e i giovani del Presepe e dell’Infiorata ad essere sempre più generosi, intraprendendo cammini di crescita personale e comunitaria partendo proprio dall’esperienza culturale e di legame con le tradizioni che li avvicina alla spiritualità nei momenti forti del Natale e della Pasqua.
Alle ragazze già impegnate nella lectio divina e nell’apostolato con i più piccoli ha suggerito la strada della lectio intorno alle letture della liturgia domenicale, per un cammino ecclesiale di crescita insieme alla comunità. Infine, le coppie impegnate nelle attività dell’Oratorio hanno illustrato al Vescovo i lavoretti manuali fatti insieme ai bambini e ai genitori, offrendogli in dono un quadretto, espressione dell’affetto e della riconoscenza della nostra piccola comunità per i suoi gesti e le sue parole di padre e pastore.
L’incontro con il Comitato Festeggiamenti che organizza gli eventi estivi è stato rimandato di qualche giorno, fissando però il calendario degli eventi che da quest’anno daranno inizio e conclusione alla Pastorale Turistica: la posa (sabato 7 giugno) e la rimessa (sabato 30 agosto) di una replica della Statua del Cristo Risorto nei fondali di Tarquinia Lido.
Si tratta della statua benedetta da papa Francesco lo scorso 15 gennaio, al termine dell’udienza generale in San Pietro che ha visto la partecipazione di oltre settemila pellegrini della nostra Diocesi.
La statua è stata realizzata dall’artista Patrizio Zanasso, in vetro resina, e verrà posizionata nelle acque del Lido a un miglio dalla costa, di fronte al Porticciolo, a 8 metri di profondità. Un modo di condividere con i villeggianti che ogni anno ci visitano la devozione più cara al popolo tarquiniese.
Altra occasione in cui il vescovo tornerà presto nel nostro territorio è la visita agli studenti dell’istituto superiore, che non è stato possibile organizzare in questi giorni, ma che avverrà non appena possibile.
Confortati ed incoraggiati da una visita paterna e cordiale, dopo una cena in santa allegria insieme ad un gruppo di collaboratori, ci siamo salutati con l’impegno di fare tesoro di questi giorni di comunione e di confronto. (Eduardo Juárez, parroco)