«Come un faro sulla città»

La visita pastorale del vescovo Luigi Marrucci alla parrocchia della Santissima Trinità

«Un pastore che ci è stato vicino per dirci di continuare nella via dell’evangelizzazione attraverso la testimonianza, senza perdere fiducia e coraggio». Così don Giuseppe Lamanna, parroco della chiesa della Santissima Trinità a Civitavecchia, spiega il significato della visita pastorale del vescovo Luigi Marrucci che si è conclusa lo scorso 1° marzo. «Fin dal primo giorno – continua il sacerdote – quando ha posto l’Evangeliario sull’altare, il vescovo ci ha sollecitato a mettere al centro della nostra vita la Parola di Dio, che si fa carne dell’eucarestia, per essere missionari».
Accolto calorosamente dalla comunità, il presule in sei giorni ha incontrato i diversi gruppi parrocchiali, i malati nelle loro case, i tre istituti scolastici del quartiere ed ha presieduto le celebrazioni eucaristiche festive, nonché quella conclusiva di venerdì scorso.
«La nostra parrocchia – spiega don Lamanna – è animata da una particolare sensibilità ai diversi momenti liturgici. La preparazione delle Messe domenicali costituisce l’impegno più importante. Durante l’anno vengono inoltre proposte veglie e altri incontri di preghiera che non mancano di una preparazione molto curata per la liturgia della Parola, i canti e le preghiere. Elemento fondamentale dell’animazione è la partecipazione attiva dell’assemblea».
La parrocchia ha intrapreso un percorso di sinodalità che viene spiegato con lo slogan “Camminare insieme”. «Per essere veri testimoni dell’amore di Dio nell’unità – sottolinea il parroco – ho chiesto ai diversi gruppi e movimenti ecclesiali di programmare insieme l’anno pastorale e di condividere alcuni momenti più importanti del cammino».
Sono presenti in parrocchia la Comunità di Fede, il Gruppo di preghiera Padre Pio, il Rinnovamento nello Spirito, il Cammino Neocatecumenale, il gruppo “Ora di guardia” e il Gruppo delle famiglie.
Molto animata anche la parte giovanile che, insieme alle classi per la preparazione ai sacramenti, vede un numeroso gruppo del post-cresima.
Oltre ai momenti liturgici, la collaborazione dei diversi gruppi e movimenti avviene nell’ambito della catechesi ai più piccoli e nelle attività dell’oratorio che coinvolgono 220 ragazzi con corsi di chitarra, calcetto, ballo, teatro, laboratorio artistico e artigianale.
Affiancano il parroco don Tomas Beroch, come vice, e il diacono Carlo Campetella, in una comunità che si estende in un vasto quartiere che conta oltre 5 mila residenti.
«Possiamo classificare le famiglie come appartenenti a un ceto medio borghese – spiega il parroco -. Si tratta di nuclei abbastanza giovani con abitazioni di recente costruzione, in un’area che si è sviluppata a partire dagli anni Ottanta».
L’urbanizzazione del quartiere, intensiva e disordinata, non ha permesso la realizzazione di punti di aggregazione a discapito delle relazioni e dello sviluppo di comunità. «Questo – sottolinea don Lamanna – fa della parrocchia l’unico centro di riferimento anche per coloro che non frequentano le attività pastorali. Mi piace pensare alla nostra chiesa, anche per la sua posizione collinare, come un faro sulla città».
Il gruppo Caritas è una testimonianza che riesce a raggiungere tutta la comunità grazie a un gruppo di volontari molto affiatati e generosi. Esistono poi anche numerose attività che vedono coinvolti il Gruppo Ammalati, Gruppo Messaggere, Gruppo Lavori e manutenzione, Gruppo Ecologico, animatori per la preparazione al battesimo, al matrimonio e alla catechesi per gli adulti.