Mercoledì 25 marzo, festa dell’Annunciazione del Signore, inizia per la nostra diocesi l’Anno Mariano indetto dal vescovo Luigi Marrucci con una celebrazione eucaristica nelle singole Parrocchie, presenti le associazioni, i movimenti e i gruppi ecclesiali che formano la comunità ecclesiale.
Vuole essere un anno particolare che, alla scuola di Maria, segni una vera conversione pastorale: guardando a Lei, serva e discepola del Signore, le comunità parrocchiali, come ogni altra realtà ecclesiale, sono invitate a dare spessore al proprio vissuto di fede con iniziative che aiutino ad approfondire la Parola di Dio e i contenuti della fede e che favoriscano la crescita della vita interiore e la coerenza della testimonianza. Guardando a Lei, prima missionaria del Vangelo, le nostre comunità sono chiamate ad imprimere alla propria pastorale una profonda e decisa connotazione missionaria con proposte, audaci e generose, che permettano di incontrare chi è lontano e indifferente per annunciare la bellezza e la gioia del Vangelo.
Tutto questo non organizzando eventi eclatanti, ma valorizzando la pastorale ordinaria che, se autentica, «ha sempre la dinamica dell’esodo e del dono, dell’uscire da sé, del camminare e del seminare sempre di nuovo, sempre oltre» (Evangelii Gaudium, 21), orientando in questo senso ogni ambito della vita comunitaria – la catechesi, la liturgia, la carità – e coinvolgendo in questo dinamismo missionario tutte le componenti della comunità, dai bambini ai giovani, dalle famiglie agli anziani.
Dobbiamo metterci alla scuola di Maria anche per imparare lo «stile mariano nell’attività evangelizzatrice» (EG 288): “la docilità e la creatività missionaria” (cfr EG 28): come Maria, che si lascia plasmare docilmente dallo Spirito secondo una Parola inaudita e sorprendente diventando Madre di una nuova creazione; “la sua gioia di comunicare Gesù Cristo” (cfr EG 30): come Maria, che in fretta raggiunge Elisabetta irradiando con la Sua presenza e la Sua testimonianza la luce e la gioia del Figlio di Dio; “la forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto” (cfr EG 288): come Maria, che canta un Dio che guarda l’umiltà e innalza i deboli.
La constatazione di papa Francesco: «Gesù Cristo può anche rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività divina» (EG 11) diventi preghiera, confidando nell’intercessione di Maria, «modello di coloro che nella Chiesa si pongono in cammino per recare la luce e la gioia di Cristo agli uomini di ogni luogo e di ogni tempo». (San Giovanni Paolo II, 2 ottobre 1996).
don Federico Boccacci
vicario episcopale per la pastorale
Le iniziative
«Vuole essere un anno particolare in cui siamo chiamati a svolgere con più impegno l’ordinarietà della pastorale valorizzando quelle dinamiche che per molti aspetti vengono tralasciate o che richiedono più inventiva perché si tratta di uscire dai luoghi abituali in cui si svolge la catechesi per incontrare il più possibile persone, famiglie, realtà sociali». Così il vescovo Luigi Marrucci ha presentato l’Anno Mariano della Diocesi nella lettera pastorale che lo scorso dicembre ha indirizzato ai Fedeli.
Un anno che avrà inizio il 25 marzo, Annunciazione del Signore, con una celebrazione eucaristica in tutte le comunità parrocchiali, per concludersi solennemente la vigilia dell’Immacolata con una solenne concelebrazione nella Cattedrale di Civitavecchia.
Durante questo periodo in ogni parrocchia, a turno, si svolgerà una “Settimana Mariana”: inizierà dal 25 marzo la comunità di San Giuseppe a Civitavecchia, seguita dal 1 maggio dalla parrocchia di Santa Margherita e Martino a Tarquinia.
Saranno tre gli eventi diocesani: dal 15 al 18 giugno il pellegrinaggio a Torino nei santuari Mariani e all’ostensione della Sindone; dal 14 al 22 novembre la presenza dell’Immagine della Madonna di Pompei al Duomo di Tarquinia e alla Cattedrale di Civitavecchia; il 7 dicembre la celebrazione eucaristica di conclusione.
La locandina in pdf