«Alla scuola di Gesù, chiamati a imparare»

Monsignor Marrucci a Tarquinia nella parrocchia dei santi Giovanni Battista e Leonardo

«La visita pastorale è l’incontro che la comunità parrocchiale, insieme al suo Parroco e al Vescovo, realizza con il Signore Gesù, il Maestro, alla cui scuola sempre, come discepoli, noi siamo chiamati ad imparare e al Signore si deve dare il primato dell’incontro. E’ un tempo speciale per condividere in modo pacato, programmato, sistematico e capillare la vita della comunità cristiana nella sua vita ordinaria; la comunità si interroga sul proprio cammino di fede che deve rendere operoso e visibile nella carità. E’ infine l’occasione per documentare la situazione reale della parrocchia al momento presente e la prospettiva di orientamento per una rinnovata opera di evangelizzazione».
Rispondendo a queste linee programmatiche espresse nell’indizione dell’evento ecclesiale, il vescovo Luigi da sabato 22 a mercoledì 26 febbraio ha compiuto la sua visita pastorale nella parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Leonardo di Tarquinia, una storica comunità di oltre 5 mila abitanti, che dal centro storico si irradia oltre Porta Clementina, verso la zona della Tombe Etrusche, e spazia nelle campagne fino ai confini con Monte Romano e le terre limitrofe all’Aurelia, nonché quelle della Farnesiana, sottostanti Allumiere.
Il vescovo ha vissuto i primi due giorni seguendo il ritmo della liturgia festiva che si celebra nelle chiese di san Giovanni Battista, di san Leonardo e di san Francesco. All’apertura, nella chiesa di san Giovanni Gerosolimitano, ha incontrato tutte le realtà della parrocchia mettendo al centro dell’assemblea e della visita la Parola di Dio, significativo gesto collegato al gradito dono di un Evangeliario per la comunità. In ciascuna delle sei celebrazioni festive che si vivono nel territorio parrocchiale ha rivolto il suo saluto, la riflessione sulla Parola di Dio e si è soffermato a salutare personalmente i singoli fedeli.
I cinque giorni della visita hanno permesso al Pastore di conoscere l’attività catechistica, i gruppi, movimenti e associazioni che compongono la comunità parrocchiale: le catechiste con i rispettivi otto gruppi di catechesi insieme ai loro genitori, il gruppo giovanile Aquilone, l’Azione Cattolica, la Caritas parrocchiale, i due Gruppi di Preghiera di Padre Pio, l’Associazione della Passione, i ragazzi del post-cresima, le cinque comunità Neocatecumenali, i ministranti, il Volontariato dei Cavalieri di Malta, il Comitato festeggiamenti. Un incontro speciale è stato riservato alla Confraternita del SS. Sacramento, istituzione cittadina, che ha sede nella struttura pastorale di Santa Croce, uno dei fulcri della vita della parrocchia. La visita ha permesso di modificare lo Statuto dell’antico Sodalizio e ha prodotto la definitiva formazione dei Consigli Affari Economici e Pastorale della Parrocchia.
Il vescovo Luigi ha riservato tre mattinate alla visita dei monasteri delle Passioniste e delle Benedettine, nonché della comunità dei Francescani dell’Immacolata, facendo precedere all’incontro comunitario, la celebrazione dell’Eucaristia. Non è mancata la visita ad alcuni malati nelle case e nelle infermerie dei monasteri.
La Visita, iniziata con la consegna dell’Evangeliario, si è conclusa con la celebrazione della Parola, vissuta nelle Comunità Neocatecumenali e con una festosa Agape nel salone di Santa Croce.
L’Associazione dei Fratelli del Cristo Risorto della chiesa di san Giuseppe, che vive nel territorio parrocchiale, avrà la sua visita in prossimità della Pasqua; così pure la casa natale di santa Lucia Filippini con la comunità delle Maestre Pie che la abitano, accoglierà il Vescovo il prossimo 26 marzo, per la celebrazione del dies natalis della Santa Maestra.
Il vescovo Luigi ha poi annunciato il desiderio di incontrare le numerose Scuole e Istituzioni civili che operano nel territorio parrocchiale al termine delle visite nelle parrocchie cornetane.
Mentre ringraziamo il Vescovo della sua presenza e del suo insegnamento, ricalcando l’appello rivolto a tutti i cristiani al termine del Giubileo, la comunità stimolata dal Pastore sente nel cuore l’invito del Maestro, “Duc in Altum!”, e si impegna alla costruzione del Regno di Dio in questa porzione di Chiesa, attraverso una rinnovata opera di evangelizzazione. (Augusto Baldini, parroco)