«Eleviamo le nostre voci per invocare la pace»

Il messaggio del vescovo Ruzza ai partecipanti alla manifestazione per la Pace e la Giustizia a Gaza

Il messaggio che il vescovo Gianrico Ruzza ha inviato ai partecipanti alla manifestazione per la Pace e la Giustizia a Gaza che si è svolta il 4 ottobre Civitavecchia, organizzata dall’amministrazione comunale. Il messaggio è stato letto dal sindaco Marco Piendimene.

Sono felice di poter intervenire attraverso queste parole, questo momento di riflessione, di confronto e di impegno che viviamo nella nostra città di Civitavecchia. 

Stiamo assistendo da due anni e mezzo a terribili atrocità che insanguinano la terra di Israele-Palestina, tanto cara a noi cristiani perché rappresenta il luogo di incontro di tutti i popoli credenti nati dalla fede di Abramo, nella consapevolezza della promessa fatta dal Signore che chiamò il padre dei credenti ad uscire dalla propria patria per recarsi nella terra destinata a lui e alla sua discendenza. È cara e preziosa questa terra soprattutto perché custodisce i luoghi della presenza fisica del Salvatore, del Signore Gesù che lì nacque, predicò, guarì e fu rifiutato e messo a morte prima di risorgere dagli inferi. Qui c’è la memoria viva della nostra fede!

Non possiamo essere indifferenti dinanzi alla tragedia che il 7 ottobre 2023 ha sconvolto i popoli che convivono nella regione di Israele-Palestina. Così come non possiamo e non dobbiamo chiudere gli occhi ed il cuore conoscendo le immani sofferenze che la popolazione palestinese sta vivendo a causa della violenza operata – senza alcuna proporzione – nei propri confronti. Troppe vite sono state annullate, troppe speranze sono state spente, troppi volti sono stati deturpati, troppi bambini sono stati derubati dell’innocenza, troppi anziani sono stati condotti alla disperazione! Un’unica parola deve salire dal cuore di tutti noi: Pace! 

Dinanzi alla violenza cieca del terrorismo e in presenza della violenza di truppe occupanti, come credenti possiamo fare appello alla coscienza di tutti per riscoprire i valori della non violenza e della pace. Chiediamo a gran voce – in modo corale e unitario – che si riprendano le vie del dialogo e dell’incontro e vengano superati, come più volte auspicato da Papa Leone XIV e prima da lui da Papa Francesco, le divisioni e i pregiudizi affinché sia possibile riprendere a camminare per i sentieri di una politica di pace e di rispetto della dignità di ogni essere umano. 

Ai credenti è chiesto di pregare e di lavorare per creare le condizioni della pace: anche io intendo farlo con forza, mettendomi in prima fila per essere il primo a testimoniare la potenza della preghiera e il desiderio della convivenza civile tra i popoli. Mentre esprimiamo una solidarietà concreta e fattiva verso tutti coloro che soffrono – dai familiari delle persone uccise e degli ostaggi dell’eccidio del 7 ottobre alle vittime della tragedia in atto da moltissimi mesi a Gaza -, eleviamo le nostre voci per invocare pace, giustizia, rispetto delle leggi del diritto internazionale e operiamo per costruire – ciascuno per la sua parte – prospettive di fraternità e di dialogo, costruendo un’autentica civiltà dell’amore.

Gianrico,
vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e di Porto-Santa Rufina